Lingua inglese e parmigiano reggiamo vanno d’accordo. Quello USA con una quota del 20% dell’export complessivo, è diventato il più importante mercato. Mentre la Gran Bretagna, 13% dell’export complessivo, ha avuto la performance più alta di vendite (+21,8%). I 3,94 milioni di forme di Parmigiano Reggiano DOP (circa 6omila tonnellate) realizzate nel 2020 rappresentano il livello più elevato di produzione nella storia della DOP, con un giro d’affari al consumo pari a 2,35 miliardi. “Temiamo per le vendite nel Regno Unito dopo la Brexit, sottolinea il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, la crescita del Parmigiano nel 2020 è stata drogata dalla corsa per riempire i magazzini di fronte alle incertezze sugli esiti del’accordo con l’Ue, raggiunto al fotofinish”. La DOP non è preoccupata invece per la tutela dalle imitazioni, avendo registrato lo scorso anno, oltremanica, non solo il marchio “Parmigiano Reggiano” ma anche quello “Parmesan”. Infine, per il sostegno al prodotto, il Consorzio ha messo in pista quest’anno una campagna marketing globale da 26 milioni.
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