I sistemi alimentari di oggi “non funzionano”, ha affermato il Direttore Generale della FAO QU Dongyu, nel suo recente intervento all’Accademia Nazionale dei Lincei, per l’iniziativa “Colloquia on Science Diplomacy”, ricordando come 690 milioni di persone al mondo soffrono di fame cronica – ai quali, si stima, la pandemia da COVID-19 ne aggiungerà oltre 100 milioni; un bambino su cinque è rachitico; tre miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana; e una persona su dieci non ha accesso acibo salubre. Il Direttore ha inoltre ricordato la quantità di cibo che ogni anno va persa o sprecata nel mondo, e il fatto che circa l’80 percentodella popolazione colpita da povertà estrema vive in aree rurali e lavora in agricoltura. Ma, “una riorganizzazione olistica dei sistemi agroalimentari mondiali può portare un enorme contributo al raggiungimento degli obiettivi globali, come sconfiggere la fame entro il 2030”, ha sottolineato Qu. “I sistemi agroalimentari rappresentano il più grande sistema economico del mondo, in termini di impiego, di influenza sui mezzi di sostentamento e di impatto planetario” ha continuato Qu, sottolineando che quattro miliardi di persone nel mondo lavorano direttamente o indirettamente in sistemi alimentari, dove tuttavia persistono fame e povertà in maniera endemica.
QU Dongyu ha poi messo l’accento su i “Quattro Meglio” (“Four Betters”).
Una Migliore Produzione richiede assicurare percorsi di produzione e consumo efficienti e sostenibili e filiere agroalimentari inclusive a livello locale, regionale e globale. L’agricoltura digitale, l’attenzione ai piccoli produttori e all’innovazione verde sono tutti elementi chiave del progresso in questo ambito. Una Migliore Nutrizione significa porre fine alla fame promuovendo il consumo di alimenti nutritivi e favorendo l’accesso a diete sane. Questo può essere favorito anche dalla lotta alle perdite e agli sprechi alimentari e assicurandosi che i mercati e il commercio siano liberi e accessibili a tutti. Un Migliore Ambientesignifica proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terreni e marini, promuovere un ambiente favorevole ai sistemi agricoli, e combattere i cambiamenti climatici. Tutelare la biodiversità, incluso la biodiversità agricola e la diversità delle diete, è un importante stimolo all’azione in questo senso. Una Vita Migliore può essere raggiunta riducendo le iniquità – tra aree urbane e rurali, ricchi e poveri, uomini e donne – e promuovendo una crescita economica inclusiva.
Il Direttore Generale ha ricordato infine che l’iniziativa Hand-in-Hand (“Mano nella Mano”) della FAO mira a sostenere la trasformazione rurale, sistemi alimentari urbani e sistemi agroalimentari resilienti attraverso investimenti appropriati. Al momento 34 paesi si sono uniti al programma, che si basa sul matchmaking tra partner idonei e su un’attenzione complessiva ai più poveri del mondo.