L’iniziativa di “Azione contro la Fame” (documentata con il video scaricabile al linkhttps://youtu.be/PduV9ydTMYA) è stata promossa per denunciare un’acqua, quella contaminata, che rischia di essere bevuta quotidianamente da 319 milioni di persone. Il perché della vastità del fenomeno è presto detto: le famiglie, nell’area subsahariana, non hanno accesso all’acqua nelle proprie case e non dispongono di un pozzo vicino al luogo, in cui vivono. Si dissetano, spesso, attraverso fonti d’acqua non trattata e, di conseguenza, finiscono per mettere a dura prova organismi già indeboliti dall’assenza di cibo e nutrienti essenziali alla salute. Le persone esposte all’acqua contaminata possono ammalarsi rapidamente di malnutrizione legata all’insorgenza ripetuta di diarrea ed infezioni intestinali. Decine di migliaia di persone muoiono ogni anno a causa di malattie legate all’acqua o altri problemi igienico-sanitari e di questi, fino al 90% sono bambini di età inferiore ai cinque anni. Circa 180.000 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno (ca. 500 al giorno) nell’Africa subsahariana a causa di malattie diarroiche, legate ad inadeguatezze idriche ed igieniche. Le bottiglie della campagna “Water of Africa” rappresentano, dunque, l’acqua che milioni di persone, in Africa ma anche in altre aree del Pianeta, raccolgono un po’ dovunque pur di dissetarsi. Il suo colore è giallo paglierino, talvolta marrone o rossastro. Provocatoriamente la bottiglia, che la contiene, dispone di un’etichetta che, anziché elencare le proprietà benefiche delle nostre acque minerali, annuncia quanto di più dannoso viene immesso nell’organismo con il suo consumo. Azione contro la Fame opera quotidianamente contro la malnutrizione infantile e per garantire l’accesso all’acqua pulita nelle comunità, in cui lavora. Nell’ultimo anno, lo staff impegnato sul campo ha aiutato quasi sei milioni di persone con progetti di “acqua e igiene”, migliorando oltre 13.000 fonti idriche e fornendo quasi due milioni di metri cubi d’acqua. L’ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) condivide gli obbiettivi della campagna “Water of Africa”.
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