I consumi italiani di olio d’oliva sono in crescita del +9,5%, dati Osservatorio Immagino; e 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità. Ma la pandemia non ha fermato massicci arrivi di olio straniero in Italia in crescita del 5% nell’ultimo anno; fatto che ha portato a oltre 700 milioni le bottiglie sugli scaffali di supermercati, negozi e discount. Per Coldiretti è allarme qualità, e per questo cita l’ultima indagine del mensile Il Salvagente da cui emerge che ben 7 miscele di oli stranieri venduti come extravergini sui 15 analizzati al panel test, sono risultati essere dei semplici oli di oliva vergine. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione.
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