Anche la zootecnia può dare il suo contributo al contenimento degli effetti del cambiamento climatico in atto. Con il progetto LIFE BEEF CARBON le emissioni si sono ridotte in soli 3 anni del 10%, del 15% qualora venga adottata più di una strategia di mitigazione.
Di cosa si tratta? Life Beef Carbon (Azioni dimostrative per la riduzione dell’impronta di carbonio degli allevamenti da carne, durata 6 anni, gennaio 2016-dicembre del 2021), è nato appunto con l’intento di ridurre del 15% le emissioni di gas ad effetto serra in 172 allevamenti innovativi distribuiti fra Francia, Irlanda, Italia e Spagna con il coinvolgimento di circa 2000 allevamenti come controllo.
Il progetto, coordinato dall’Institut de l’Elevage (IDELE) francese, ha visto la partecipazione per l’Italia del CREA, come partner leader nazionale, e di due associazioni di allevatori: l’ASPROCARNE (Organizzazione Produttori Carne-Piemonte) e l’UNICARVE (Associazione allevatori carni bovine-Veneto).
Le misure che si sono rivelate più efficaci per la mitigazione sono risultate il miglioramento della dieta e dell’alimentazione dell’animale, la cura per il benessere, l’uso delle deiezioni zootecniche per produrre energia rinnovabile, la gestione dei reflui zootecnici per la fertilizzazione di campi. E’ stato evidenziato anche il ruolo chiave svolto dal miglioramento delle prestazioni produttive per ridurre l’intensità di emissione. Da sottolineare, infine, come l’adozione anche solo di alcune delle misure (soprattutto quelle tese al miglioramento delle condizioni di benessere degli animali) apporti vantaggi economici per l’allevatore. Tutto ciò ha consentito, quindi, la riduzione del carbon footprint (impronta di carbonio) della carne prodotta.
Infine, presto disponibili sul sito del CREA le Linee guida per il raggiungimento della neutralità di carbonio negli allevamenti di bovini da carne, che contribuiranno a far centrare alle aziende zootecniche il traguardo della neutralità di carbonio, di arrivare cioè ad un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di CO2. Si tratta del punto di partenza per l’evoluzione dell’intero settore e rappresentano un passo importante per migliorare la sostenibilità degli allevamenti da carne e dei bovini in generale, contribuendo alla strategia “Farm to fork”, secondo le indicazioni del New Green Deal europeo.