Il Report di Sostenibilità di Ferrari Trento – redatto recentemente secondo precisi standard internazionali (GRI) e con il supporto di Collectibus, società di consulenza specializzata – ripercorre quanto realizzato nel corso del 2020 dalla prestigiosa cantina di bollicine trentine e definisce la visione “ambientale” dell’azienda, formalizzando pure alcuni impegni futuri. Anche se i risultati 2021 sono più che lusinghieri.
I successi 2021
Ferrari Trento chiude l’anno con importanti riconoscimenti internazionali e si conferma tra i marchi di bollicine più prestigiosi al mondo. Come quello di The Champagne & Sparkling Wine World Championships che lo incorona per la terza volta Wine Producer of the Year; e nomina il Perlé Nero Riserva 2012, World Champion della categoria Blanc de Noirs il quale entra anche nella prestigiosa classifica dei 100 migliori vini di Wine Enthusiast. Inoltre, per il secondo anno consecutivo è il marchio di vino più forte in Italia secondo la ricerca Brand Power Index di Wine Intelligence. Infine, con un Brand Awareness Index pari a 100 e un Brand Power Index pari a 97 Ferrari Trento, anche nel 2021 si conferma al primo posto della classifica Wine Brand Power Index, analisi che ha fatto emergere come anche durante il periodo pandemico la popolarità e il prestigio delle bollicine italiane siano ulteriormente cresciuti.
La terra
Dal Report Sostenibilità emerge una costante, il legame di Ferrari Trento con il territorio: territorio da tutelare – grazie alla scelta di certificare biologici e “Biodiversity Friend” tutti i vigneti di proprietà e all’impegno nel diffondere sul territorio la cultura della sostenibilità; territorio da valorizzare – conservandone il patrimonio artistico e permettendone l’apertura al pubblico, come avviene per Villa Margon, sede di rappresentanza del Gruppo; e territorio da promuovere – tramite la propria proposta enoturistica e la propria comunicazione, dove il Trentino e il Trento doc rimarranno protagonisti assieme alla viticoltura di montagna di cui Ferrari è orgogliosamente espressione.
Innovazione
Le attività in campo in viticoltura sono fondamentali. Su questo fronte oltre al processo di conversione biologica dei vigneti, è attivo il protocollo “Il Vigneto Ferrari – per una viticoltura di montagna sostenibile e salubre”, certificato CSQA. L’obiettivo qui è duplice: salvaguardia dell’ambiente valorizzando la naturale fertilità del suolo; e quello della salute di chi lavora nel vigneto, cioè gli oltre 600 viticoltori che conferiscono l’uva a Ferrari, cui viene fornita un’adeguata formazione, sia teorica che sul campo.
Futuro
Alla vigilia dei suoi 120 anni di storia, l’azienda trentina, coglie quindi la sfida ineludibile della sostenibilità, e lo fa secondo un approccio rigoroso e sistematico, istituendo un Comitato di Sostenibilità con il compito di proporre ai Consigli di Amministrazione di tutte le società del Gruppo Lunelli, la famiglia che da tre generazioni controlla le famose bollicine Ferrari, l’adozione di strategie e obiettivi di lungo periodo che puntino a coniugare la tre sostenibilità oggi necessarie, quella economica, quella sociale e la ambientale.
CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR (VR), CRESCE INFATTURATO, STRUTTURE E SOSTENIBILITÀ
Aumenti del costo della vita e inflazione oscurano l’orizzonte del 2022, ma non a Negrar (VR, in Valpolicella), dove splende il sole. È tempo di bilanci anche per Cantina Valpolicella Negrar, che chiude l’esercizio 2020/21 nel miglior modo possibile, con una crescita del 14% rispetto l’anno precedente e un fatturato consolidato di 43.200.000 euro. La crescita del fatturato si deve al mix “nuovi mercati, Gdo e on-line”, che negli anni della pandemia ha premiato le cantine che hanno saputo gestirlo al meglio, compensando l’inevitabile calo subito dal canale ristorazione, per la coop vinicola veronese pari ad un -30%. Conferma Daniele Accordini, enologo e DG: “Oltre ad aver consolidato i nostri mercati di riferimento – Germania e monopoli nord europei – abbiamo instaurato nuovi rapporti economici con Bielorussia, Azerbaigian, Brasile, Guatemala, Messico, Cipro, Repubblica Ceca e Romania. Le vendite nella grande distribuzione sono cresciute in valore e volume (+25 %), in quanto c’è una maggiore richiesta di vini di fascia medio-alta. L’e-commerce è letteralmente esploso, segnando un +350%”.
Vino sempre più sostenibile.
Altro cambiamento irreversibile è l’accelarazione della digitalizzazione, che ha portato a nuove modalità di approccio ai clienti. “Facciamo via web anche degustazioni, alcune in notturna, con Argentina, Brasile, Stati Uniti. Il contatto personale è sempre importante perché il vino ha bisogno di socialità, ma in questo modo il vino è diventato anche più sostenibile”, chiosa Accordini. Sostenibilità, un vanto per la cooperativa, primo produttore di vini bio per estensione di vigneti in Valpolicella: su un totale di oltre 700 ha, dai 139 ha del 2020, nel 2021 il vigneto organico è arrivato a cica 150 tra ettari certificati e in conversione, ora anche nel territorio del Bardolino.
Un nuovo investimento a San Pietro in Cariano (VR).
Si tratta di uno stabilimento di 5mila mq per la messa a riposo di uve per l’Amarone e il Recioto. “Un investimento, afferma orgoglioso Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, fatto per dar maggior valore al lavoro dei nostri 244 soci e all’azienda. Dai 4mila q.li di uve messi in appassimento nel 1990, siamo arrivati nel 2021 a metterne oltre 30mila. Numeri che parlano di come la cantina sia diventata nel tempo un punto di riferimento nella pratica di questa tecnica millenaria”.
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