Destinazione Millennial (nati tra il 1980 e il 1994) e generazione Z (nati dal 1995-2010 in poi). Sempre attenti alle innovazioni e curiosi, sono loro il futuro, ed è evidente la tendenza di mercato nata alcuni anni fa negli Stati Uniti tra i giovani, diffusasi poi in Nord Europa ma anche in Italia, verso vini morbidi e già pronti da bere.
Aloro guarda “Sì, Mento” Igt (Indicazione geografica tipica) 2019, prodotto con uve di Corvina e Corvinone, 13 gradi e un residuo zuccherino di 12 g/l, proposto al pubblico al prezzo di 4/5 euro. “Vogliamo offrire una nuova interpretazione della Valpolicella, una denominazione veronese che dà vini di grande struttura, ma che può dare anche vini di qualità semplici da bere, in ogni occasione e luogo. Per questo abbiamo creato un blend rosso morbido, elegante, di facile beva, destinato al grande pubblico ma soprattutto ai giovani”. A dirlo è Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar (VR), che in occasione di Vinitaly 2022 ha presentato 4 nuove etichette. “In questo vino il frutto spicca sopra tutte le altre caratteristiche e il tannino è mitigato da un residuo zuccherino superiore alla media, senza per questo entrare nella categoria dei vini dolci. La morbidezza rende possibile un consumo a temperature più basse, per cui può essere classificato nella gamma “frosted wine”, ovvero rosso, fresco e da aperitivo”, continua Accordini.
Assieme a “Si, Mento”, sempre la Cantina Negrar – una bella realtà cooperativa che conta 244 soci per oltre 700 ettari di vigneti ubicati in prevalenza nelle colline della Valpolicella Classica e poi nelle altre zone veronesi Doc, impegnata ad ampliare la ricerca dell’espressione territoriale -, ha presentato per la linea premium Domìni Veneti tre nuovi cru bianche prodotti nelle Uga (Unità geografiche aggiuntive) del Soave classico. Coste 2021, molto minerale, fresco, fruttato; Foscarino 2021 (30 per cento affinato in barrique), Castellaro 2020 Classico Superiore (50 per cento affinato in barrique).