Un mese di luglio bollente e siccitoso ha favorito la corsa del fuoco lungo boschi e campagne di tutta la penisola con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Dalla Maremma toscana al Carso friulano, dal Lazio alla Puglia, dalla Basilicata alla Sicilia fino alla pineta Ramazzotti di Ravenna in Emilia Romagna, il fuoco ha imperversato, da un’analisi su dati Effis di Coldiretti, favorito dalle alte temperature oltre i 40 gradi – è l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, e dalla siccità in un anno con precipitazioni praticamente dimezzate e soprattutto dalla mano criminale, colposa o dolosa, dell’uomo. Alle nostre latitudini è remotissima la possibilità di un innesco frutto di cause naturali. A preoccupare infatti, sottolinea la Coldiretti, è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
Ci vorranno almeno 15 anni per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro, valuta Coldiretti, fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.
Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali.
BUONE PRATICHE
– Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde.
– Non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile. Soprattutto nelle campagne e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.
– Non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente.
– Nel caso in cui venga avvistato un incendio non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili.
– Dal momento che un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre avvisare tempestivamente le autorità responsabili (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e Polizia Locale) per fermare comportamenti sospetti o dolosi.