Left behind thrown away discarded slices of cheese pizza in container box on road street sidewalk outside outdoors food waste in Key West, Florida

Cosa possiamo fare in occasione della 10^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, in calendario domenica 5 febbraio: ad esempio scaricare gratuitamente e attivare sempre gratuitamente la nuova app istituzionale Sprecometro, tutta da scoprire su sprecometro.it.

A capire possono aiutarci i nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher che si riferiscono al mese di gennaio 2023  presentati recentemente dal Direttore scientifico Waste Watcher Andrea Segrè con il Direttore scientifico Ipsos Enzo Risso e il coordinatore del rapporto Luca Falasconi.

Gettiamo in media 524,1 grammi pro capite a settimana, ovvero circa 75 grammi di cibo al giorno e 27,253 kg annui: ca il 12% in meno rispetto alla medesima indagine del 2022 (595,3 grammi settimanali). Un dato che si accentua a sud (+ 8% di spreco rispetto alla media nazionale) e per le famiglie senza figli (+ 38% rispetto alla media italiana). «Vale complessivamente 6,48 miliardi € lo spreco del cibo solo nelle nostre case, alla luce dei dati Waste Watcher di gennaio 2023 – annuncia il fondatore Spreco Zero, l’agroeconomista Andrea Segrè –  L’obiettivo ONU, dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, non è lontano: la sfida si può vincere. Il recupero di cibo a fini solidali sta diventando una prassi consolidata – osserva ancora Andrea Segrè – ma la scommessa si gioca soprattutto nelle nostre case e in una svolta culturale profonda e personale. Per questo le food policies, che coordinano la filiera del cibo nelle nostre città, stanno diventando riferimento centrale di buon governo».Ma c’è un dato ulteriore da aggiungere, ed è quello relativo allo spreco di filiera, fra perdite in campo e sprechi nella catena dell’industria e della distribuzione del cibo: «nel 2022 – aggiunge Luca Falasconi, coordinatore del Rapporto “Il caso Italia” 2023 – sono andate sprecate nella filiera italiana oltre 4 milioni di tonnellate di cibo (per la precisione 4.240340 tonnellate), per un valore complessivo nella filiera italiana dello spreco di € 9.301.215.981». Lo spreco del cibo di filiera pesa al 26% in agricoltura, al 28% nell’industria e all’8% nella distribuzione.

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