I dati sulle vendite in Italia indicano un passivo per le trattrici e una crescita per le altre tipologie, ma le immatricolazioni si riferiscono in parte a mezzi prenotati nel 2022. In esaurimento gli incentivi 4.0, che molto hanno spinto gli acquisti negli ultimi anni. L’attesa dei nuovi strumenti di sostegno rallenta il mercato.
Il mercato nazionale delle macchine agricole chiude il primo semestre dell’anno con un calo delle trattrici e dei rimorchi, e con crescite differenziate per le altre tipologie di macchine. I dati – elaborati da FederUnacoma sulla base delle immatricolazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – indicano un decremento dell’8,5% per le trattrici (10.117 unità immatricolate nei sei mesi) e del 4% per i rimorchi (4.160 unità), mentre in crescita risultano le mietitrebbiatrici (+30,6% a fronte di 282 macchine), le trattrici con pianale di carico (+21,9% per 339 mezzi) e i sollevatori telescopici (+16,6% per 647 unità). Complessivamente, il mercato nazionale mostra una certa tenuta, giacché il calo delle trattrici può essere considerato ancora un assestamento rispetto alla crescita record registrata nel 2021 (+36), e che il numero complessivo di unità vendute nel semestre si mantiene ancora superiore rispetto al 2019. La Federazione dei costruttori ritiene, tuttavia, che l’andamento delle immatricolazioni in questa prima metà del 2023 sia, più che la conseguenza di una vendita reale di macchinario agricolo, il riflesso delle prenotazioni che sono state effettuate negli ultimi mesi del 2022 e che – viste le difficoltà lo scorso anno ad evadere gli ordini nei tempi – possono essere perfezionate fino a settembre 2023. Il monitoraggio del mercato nel primo semestre – realizzato dall’Ufficio Studi di FederUnacoma – sembra in effetti indicare, al di là delle statistiche d’immatricolazione, un calo significativo degli acquisti. La riduzione delle aliquote per gli investimenti in macchinari 4.0 nel 2023 sta infatti provocando un rallentamento delle vendite – osserva la Federazione – e questo si prevede emergerà in modo più evidente negli ultimi mesi dell’anno. Per evitare una flessione significativa nel bilancio finale, FederUnacoma chiede che venga opportunamente rifinanziato il sistema di incentivi (4.0, PSR, Legge Sabatini, nuovo fondo per l’Innovazione e PNRR per quelle tipologie di macchine attualmente finanziabili), che ha consentito al mercato Italia di crescere negli ultimi quattro anni e di agganciare un trend positivo che si sta registrando a livello globale. Negli ultimi sei anni il mercato mondiale delle trattrici è infatti passato da 1,9 milioni di unità a circa 2,5 milioni, e il valore complessivo del mercato delle macchine agricole, comprendente oltre alle trattrici le macchine operatrici, le attrezzature, i ricambi e la componentistica, ha raggiunto il livello record di 160 miliardi di euro.