Nata negli anni ’30, dopo aver bonificato l’area su cui si erge (3.200 ettari litoranei con all’interno anche un Borgo), l’azienda Maccarese (Fiumicino, RM) è una delle realtà agricole più estese d’Italia. La tenuta di Maccarese dispone di uno dei maggiori allevamenti a livello nazionale di vacche da latte e produce 55.000 litri di latte al giorno di Alta qualità.
Dopo i lavori di riqualificazione del Borgo, ad opera della Maccarese S.p.A di proprietà della famiglia Benetton, è stato recentemente inaugurato al pubblico il centro storico riqualificato: Il Castello San Giorgio, l’Archivio Storico, il giardino, la chiesa, il cui impianto risale al XVII secolo, la Piazzetta con le sue botteghe, diventato ora polo gastronomico. La storia dell’azienda agricola Maccarese è costellata di primati ed è legata a filo doppio alla nascita del borgo stesso, alla sua riqualificazione e alla tutela di quattro oasi ora gestite dal WWF. Non a caso, infatti, dall’estate 2021, Maccarese Spa ha adottato lo status di “Società Benefit”, ovvero che opera in modo responsabile, sostenibile e trasparente. È anche un esempio di economia circolare e grazie all’impianto fotovoltaico, due impianti di biogas e alla coltivazione interna di cereali e foraggi, l’azienda ha raggiunto la totale autosufficienza ed è modello di sostenibilità d’impresa. Ospita anche il più grande mandorleto produttivo d’Italia.
 
Precision farming, impianti a biogas, modello gestionale etico, completa integrazione all’interno del tessuto urbano, impegno nella riqualificazione e promozione del territorio: sono solo alcuni degli aspetti che rendono quello di Maccarese un allevamento sostenibile. E proprio per centrare questo obiettivo, Venerdì 8 Settembre verrà inaugurato il “grande l’impianto a giostra”, in occasione dell’evento: “Maccarese, un allevamento sostenibile”, ovvero il sistema che consente una mungitura molto più veloce e, soprattutto, autonoma e volontaria.
All’evento parteciperanno le principali istituzioni legate al territorio e al mondo dell’agricoltura e della zootecnia. Per fare qualche nome, il Ministro MASAF Francesco Lollobrigida, Andrea Benetton (pres. di Maccarese S.p.A.), Stefano Ciafani (pres. Legambiente), Paolo De Castro (Europarlamentare), Claudio Destro (pres. Polo Formazione sviluppo agro-zootecnico), Maurizio Martina (Vicedirettore generale FAO), Ettore Prandini (pres. Coldiretti), Orazio Schillaci (Ministro della Salute), etc.


La Giostra: in questa sala l’animale si muove portandosi di fronte all’operatore – che rimane stazionario – a differenza di quanto succede negli impianti a spina di pesce o paralleli. Una mungitura più veloce, quindi, che permette di ridurre il tempo in cui gli animali rimangono al di fuori della stalla e, di conseguenza, con pù possibilità di riposare, alimentarsi e interagire con gli altri animali. Questo consentirà anche di risparmiare in un anno circa 29.000 Kw rispetto ad un tradizionale impianto rotativo. Si tratta perciò di una innovativa e ultratecnologica sala mungitura. Particolare attenzione è stata posta anche all’ambiente di lavoro. Maccarese ha dotato il nuovo impianto di mungitura di due robot, uno all’ingresso per la pulizia della mammella degli animali e uno all’uscita, per la disinfezione dei capezzoli. Questo consente la riduzione del 45% degli interventi manuali degli operatori, rispetto alla mungitura tradizionale.

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