Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha commissionato a IPSOS una ricerca sulla percezione del prodotto dalla quale emerge una forza sempre maggiore del brand. L’indagine realizzata su un campione complessivo di 1000 italiani e 500 giovani mostra un quadro positivo del positioning del vino delle colline. In una scala di voto da 1 a 10, il 70% degli italiani assegna al Conegliano Valdobbiadene DOCG un voto ottimo, tra l’8 e il 10, superando tutti gli altri vini, compreso Champagne, Franciacorta e Trento DOC. Dai dati a disposizione fino a ottobre 2023 emerge quindi una Denominazione solida soprattutto nel suo rapporto con il mercato.
Inoltre il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG ha presentato l’edizione 2023 del Rapporto economico della denominazione curata dal CIRVE dell’Università di Padova.
“Il 2023 è stato molto complesso, e si chiuderà con circa il 10% in meno delle bottiglie vendute rispetto al 2022, assestandoci nuovamente sui valori pre-pandemici. Lo scorso anno infatti ha rappresentato un’eccezionalità, e i dati di oggi sono più fedeli alle reali potenzialità della denominazione. Rileviamo una riduzione delle vendite in volume all’estero (circa -6%), cui corrisponde comunque un aumento del valore del 4,5%. Quest’ultimo dato ci rassicura e ci conferma che il lavoro sul posizionamento del prodotto continua a essere vincente”, ha affermato Elvira Bortolomiol, Presidente del Consorzio di Tutela.
Il Rapporto infatti segnala che la riduzione dei volumi venduti nel 2023 è il risultato di comportamenti diversi osservati nei vari canali di distribuzione. Per il mercato italiano si nota che la ristorazione, sostenuta soprattutto dalla crescita del flusso di turisti stranieri, sta mantenendo i volumi mentre si nota una decrescita nella grande distribuzione. Il volume di vendite in Gdo considerato il periodo ottobre 2022 – ottobre 2023 risulta inferiore a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente del 6,5%, contro un aumento in valore pari al 2,3%. Con il passare dei mesi, tuttavia, la domanda nel 2023 si sta riallineando con quella dell’anno precedente e nel trimestre luglio, agosto, settembre 2023 le vendite in grande distribuzione sono cresciute rispetto al 2022 del 3,4% in volume e del 6,8% in valore.
“La Denominazione nel 2023 ha goduto degli effetti dei processi di innovazione digitale che hanno avuto una forte accelerazione a partire dall’anno della pandemia – ricorda il prof. Eugenio Pomarici curatore del Rapporto economico -; questo percorso ha comportato il potenziamento generale delle dotazioni hardware e software, e anche, in particolare, un maggiore ricorso alla digitalizzazione per la gestione della  cantina, delle relazioni con i clienti (CRM) e il tracciamento dei flussi fattori/prodotti. Così è stato possibile vedere la piena manifestazione dei benefici ricercati”.
Infine, è bene sottolinearlo, un’altra ragione della tenuta in un anno tanto difficile come questo, risiede nel continuo impegno per la sostenibilità che sta guidando la Denominazione da ormai diversi anni.

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