Presentata l’edizione 2024 di EIMA International, la grande rassegna della meccanica agricola organizzata da FederUnacoma in programma alla fiera di Bologna dal 6 al 10 novembre prossimi. Siamo alla 46ma edizione, come hanno sottolineato Mariateresa Maschio e Simona Rapastella, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di FederUnacoma, anticipando le iniziative e gli eventi che caratterizzeranno la prossima fortunata kermesse.
“EIMA International è un evento di enorme rilievo dal punto di vista promozionale e commerciale – ha detto Mariateresa Maschio – è l’esposizione che le case costruttrici di tutto il mondo, dai grandi brand globali fino alle industrie di nicchia altamente specializzate, scelgono per presentare la propria gamma e tutte le novità di prodotto”.
“Attualmente sono 1.330 le industrie costruttrici che hanno formalizzato la domanda, con una richiesta di superficie che già copre gran parte del quartiere fieristico bolognese – ha detto Simona Rapastella – ed è probabile che in breve tempo si raggiunga una presenza di espositori tra le più elevate nella storia della rassegna, a copertura di ogni tipologia di prodotto, per offrire soluzioni altamente tecnologiche ad una platea di visitatori che nella scorsa edizione (2022) ha quasi raggiunto le 330 mila unità”. E’ confermata la ripartizione in 14 settori merceologici, cinque dei quali organizzati in forma di saloni tematici, dedicati rispettivamente alla Componentistica (EIMA Componenti), al giardinaggio (EIMA Green), alle bioenergie (EIMA Energy), all’irrigazione (EIMA Idrotech) e alle tecnologie robotiche e digitali (EIMA Digital). Ma lo spettacolo dell’EIMA andrà in scena anche con la Mostra delle Novità Tecniche premiate, e con le aree dinamiche collocate all’aperto, sempre nel perimetro del quartiere fieristico.
Tornando agli scenari internazionali, la Presidente Mariateresa Maschio ha sottolineato che in questo periodo “ogni Paese in Europa, nelle Americhe, in Asia, in Africa e in Oceania si confronta con la necessità di soddisfare una domanda di prodotti alimentari in crescita sia dal punto di vista della quantità che dal punto di vista della qualità e nello stesso tempo con l’urgenza di ridurre l’uso di fertilizzanti e antiparassitari, di diminuire drasticamente il consumo di acqua, di preservare la biodiversità, di migliorare la qualità della vita delle comunità rurali. Tutto questo è possibile solo mediante una meccanizzazione agricola moderna”.
Guardando i dati presentati durante l’evento, proposto da FederUnacoma in forma innovativa, cioè da uno studio sito in BolognaFiere e trasmesso in streaming mondiale, se si confrontano i livelli del 2015 con quelli del 2022 si notano vistosi incrementi nelle vendite in quasi tutti i mercati. Gli Stati Uniti sono passati dalle 205 mila trattrici del 2015 alle 271 mila del 2022, l’India è passata da 484 mila trattrici a 912 mila, l’Europa occidentale da 171 mila a 196 mila, il Giappone è passato da 20 mila e 34 mila trattrici, il Canada da 24 a 31 mila, la Russia da 22 mila a 35 mila, e tutti i principali mercati si sono attestati su livelli elevati, con la Cina prossima alle 400 mila unità, e la Turchia oltre le 60 mila. Negli otto anni considerati, il numero di trattrici complessivamente censite è passato da poco più di 1,9 milioni a quasi 2,5 milioni. Nel 2022 il commercio mondiale delle trattrici ha raggiunto un valore pari a 29 miliardi di euro – è stato detto in conferenza – con un aumento di quasi il 35% rispetto all’anno precedente (dovuto anche all’incremento dei prezzi), al culmine di un trend che – secondo le elaborazioni Export Planning – ha visto dal 2009 al 2022 un aumento dei flussi commerciali pari al 4,7% annuo. Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, il commercio mondiale ha raggiunto nel 2022 un valore di oltre 70 miliardi di euro (+25%) con un tasso di crescita, sempre nel periodo 2009-2022, del 5,6% medio annuo. Naturalmente, all’interno di un trend positivo nel medio e lungo periodo, si riscontrano oscillazioni di mercato determinate dalle particolari congiunture. Il bilancio 2023 evidenzia per l’appunto un calo delle vendite a livello globale.
Dati aggiornati a novembre dello corso anno indicano, fra l’altro, per le trattrici un calo dell’8.4% negli Stati Uniti, del 5% in Europa e del 21% in Cina. I fattori che maggiormente incidono sul mercato delle macchine agricole – è stato spiegato in conferenza stampa – sono quelli relativi all’incertezza economica, determinata in buona parte dalla guerra fra Russia e Ucraina e dalle conseguenti black list e sanzioni commerciali, ed ora aggravata dal nuovo conflitto in Medioriente. Ma un peso determinante sta avendo l’inflazione – che ha comportato soprattutto in Europa un sensibile aumento dei costi di produzione e quindi del prezzo finale dei macchinari – e soprattutto l’aumento dei tassi d’interesse, praticato in primo luogo dalle banche centrali europea e statunitense. “Superata questa fase – ha concluso Mariateresa Maschio – il mercato tornerà a crescere a fronte di una domanda che non si arresta. Per quanto riguarda il commercio delle macchine agricole, le previsioni Export Planning per il prossimo futuro confermano il trend positivo, con incrementi medi annui pari al 6,3% fino al 2027 per le trattrici e pari al 5,9% per le altre tipologie di macchine. L’EIMA di Bologna sarà ancora una volta il volano dell’innovazione, l’elemento che spinge l’agricoltura verso il futuro”.

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