Si prevede circa mezzo milione di italiani in agriturismo per il ponte di Pasqua, a cui si sommeranno gli agrituristi del lunedì che già hanno prenotato il pranzo o il picnic in una struttura verde per arrivare a oltre un milione di presenze. Degli oltre 12 milioni di italiani che sicuramente si sposteranno, almeno 600 mila turisti hanno scelto una soluzione in campagna – come rileva l’Osservatorio AgrieTour (www.agrietour.it), il Salone nazionale dell’agriturismo dal 25 al 27 ottobre ad Arezzo Fiere -, sia per il pranzo di Pasqua che per le attività legate alla Pasquetta. Tra le motivazioni più frequenti, la riscoperta delle tradizioni popolari del periodo legate proprio alla campagna, ma soprattutto le attività esperienziali offerte dagli agriturismi, oltre alla scelta enogastronomica.
I numeri del settore.
L’agriturismo continua a rappresentare uno dei comparti più dinamici e vivaci dell’agricoltura italiana e trasversalmente del turismo. Il numero di aziende agrituristiche in Italia, infatti, ha continuato a crescere durante tutto il periodo pandemico: +1,3% nel 2021 rispetto al 2020 e +3,3% rispetto al 2019, per arrivare nel 2023 a 25.390 aziende. Una crescita anche in termini di valore della produzione, tornata sopra il miliardo di euro: ovvero 1 miliardo e 162 milioni di euro +44,8% sul 2020. L’agriturismo, per valore, rappresenta dunque l’1,9% dell’intera branca agricoltura e il 22,6% delle attività secondarie.
Le attività.
Al primo posto dei servizi richiesti dagli agrituristi, secondo una indagine condotta da agriturismo.com, portale di riferimento del settore, i corsi di cucina, seguiti da escursioni, a piedi o in bicicletta, quindi attività agricole interattive, fattoria didattica e equitazione. Il tutto a basso impatto ambientale visto che il 73% delle strutture agrituristiche abbia adottato soluzioni tecnologiche di risparmio energetico, mentre stenta a decollare l’agritech dal momento che l’81% del campione non utilizza ancora soluzioni tecnologiche innovative nella produzione agricola. Il 53% delle aziende offre servizi di ristorazione, e il 55% si occupa della trasformazione dei prodotti, altro elemento fortemente ricercato dall’agriturista.
Gli otto “must”.
Sono 8 i fattori che fanno scegliere la vacanza in agriturismo. L’esigenza di scappare in un luogo tranquillo, sicuro, ma anche abitato, non deserto ed isolato; il buon cibo, la buona cucina e la convivialità, la scoperta dei luoghi e delle bellezze di un territorio. Ma anche il richiamo degli spazi aperti, la voglia di libertà dal chiuso degli spazi cittadini e la possibilità di trascorrere del tempo con gli agricoltori e le loro famiglie. A questo si somma la scoperta delle strutture da parte delle scuole grazie a laboratori e pacchetti che si rivolgono in particolare al ciclo della scuola primaria e secondaria, il luogo ideale per la vacanza delle famiglie con bambini, e l’interesse per l’ambiente e per la sostenibilità.
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