L’industria alimentare nazionale è oggi al primo posto nella UE dei settori manifatturieri per valore del fatturato e al secondo posto sia per numero di imprese che di addetti, con un valore pari a 193 miliardi di euro, cioè il 15,6% del totale del fatturato dei settori industriali. Nel periodo 2013-2023 il fatturato dell’alimentari e bevande è aumentato del 31,3%. Il settore si compone di 60,4 mila imprese aumentate dell’1,5% nel 2013-2023; di un totale di quasi 464 mila addetti, +12% nello stesso periodo. In Italia la spesa delle famiglie per prodotti alimentari e bevande vale 195 miliardi di euro e risulta pari al 15,2% del totale spesa delle famiglie per consumi, quota più alta di Paesi omologhi come Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi. Quindi l’industria alimentare italiana è sempre più sinonimo di sviluppo sociale ed economico, tanto che gli italiani la considerano uno dei principali ambasciatori del made in Italy.
Cittadini sempre più attenti al contenimento degli sprechi e alla sostenibilità, aspetti che li orientano nelle scelte dei prodotti da mettere nel carrello della spesa. Secondo una recente studio di Nomisma, per 1 italiano su 2 il motivo principale che spinge a seguire un’alimentazione sana, salutare ed equilibrata è il sentirsi bene con se stessi, mentre per il 42% dei rispondenti è legato alla prevenzione di malattie o disturbi di salute, o al mantenersi in forma (41%).
In particolare, secondo “L’industria alimentare tra Unione europea e nuove configurazioni globali”, una ricerca realizzata da Federalimentare-Censis e presentata a Cibus 2024, per il 93% degli italiani l’industria alimentare è sinonimo di sviluppo sociale ed economico; e per il 94%, il Made in Italy è uno dei principali ambasciatori dell’italianità nel mondo e un traino per l’economia grazie all’export (53 miliardi di valore nel 2023).
Nel 2023 il valore delle esportazioni dell’industria alimentare nazionale e delle bevande è stato pari a 53,4 miliardi di euro con un incremento del 57,3% nel 2013-2023 e del 148,5% nel 2003-2013. Una crescita impetuosa, che connota il settore come uno dei best performer della nostra economia. I dati 2023 relativi alla distribuzione del valore totale dell’export di prodotti alimentari e bevande tra le aree geografiche di destinazione, segnalano che il 56,2% è andato nei mercati dei 27 Paesi della Ue e il 14,9% in quelli dei Paesi europei non Ue.
E’ nell’export che si materializza la possenza del Made in Italy: nel 2023 il suo valore è stato pari a oltre 380 miliardi di euro, più di due terzi del totale del valore dell’export italiano nell’anno indicato.
Quasi il 91% dei cittadini definisce quindi i prodotti Made in Italy come espressione dell’orgoglio italiano e, con riferimento al nostro cibo, il 94% degli italiani è convinto sia uno dei principali ambasciatori dell’italianità nel mondo. Inoltre, quasi il 93% degli italiani ritiene importante tutelare e potenziare le industrie italiane, come quella alimentare. L’87% esprime, poi, apprezzamento per le iniziative di tutela di marchi e imprese per evitare che finiscano sotto il controllo straniero.
Secondo Paolo Mascarino, Presidente di Federalimentare: “L’industria alimentare italiana può e vuole dare un grande contributo all’agenda di sviluppo del Paese”.
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