Le Città del Miele hanno realizzato la prima ricerca per indagare il rapporto tra “Gli italiani e il miele, nella quale ha trovato ampio spazio l’apiturismo. I consumatori italiani di miele mostrano una discreta inclinazione verso una possibile vacanza apituristica. Il 75% del campione dichiara infatti una predilezione medio-alta a prendere in considerazione un’’offerta vacanziera apituristica nei prossimi anni, con più di 1/3 del campione (il 36%) che si spinge fino a valutazioni estremamente positive.
La principale caratteristica dell’apiturismo è avere un contatto diretto con la natura. Infatti, il campione nella fascia di età dai 35 ai 50 anni vuole immergersi in un ambiente incontaminato.
Alla domanda: tra le località italiane dove si produce miele, quali sono le prime che vengono in mente, quasi il 60% del campione non indica una località, ma una regione. Tra le prime cinque più citate, Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte, Sicilia ed Emilia Romagna. Le uniche località citate sono state Montalcino, Foligno e Asiago (quest’ultima dove ha sede la famosa Rigoni di Asiago).
Il ruolo delle Città del Miele nell’’apiturismo è stato di recente riconosciuto dalla FAO nel suo rapporto “Good Beekeeping Practices for Sustainable Apiculture” (Buone pratiche di apicoltura sostenibile) nel quale l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha sottolineato il ruolo che essa riveste nel promuovere in modo efficace il miele, gli eventi e i luoghi da scoprire e visitare di ogni singola città e del territorio dove sorge. Infatti, Le Città del Miele promuovono l’agenda di “Andar per miele”, 21 appuntamenti annuali in 17 città in 12 regioni italiane, con oltre 400.000 persone che si muovono motivate dal miele ogni anno. In 20 anni è stato attivato un dialogo diretto calcolabile in oltre 7 milioni di consumatori/turisti.
Novità 2024
Nasce la Strada del Miele di Macerata, primo itinerario organizzato per una vacanza sostenibile all’’insegna dell’’apiturismo che comprende i 5 comuni marchigiani membri dell’’associazione Le Città del Miele. Il progetto nasce su iniziativa del Consorzio Apicoltori di Macerata, che associa 5 Città del Miele abbracciando mete diversificate dall’’area montana a quella collinare, dai vigneti a città d’arte, come Matelica, Monte Cavallo, Montelupone, Urbisaglia e Valfornace.


Questa proposta di apiturismo integra le varie soluzioni di itinerario con servizi di accoglienza, ricettività ed esperienze da vivere nelle diverse tappe e itinerari a tema con suggerimenti su arte e cultura, storia, religione, natura, trekking; non mancano percorsi in auto, in camper, di mototurismo e cicloturismo, di durata e di livello di difficoltà differenti(vedi https://stradamielemacerata.it/).
Un’occasione preziosa per scoprire la grande varietà dei mieli del territorio, che spaziano dal millefiori all’acacia, dal girasole al castagno passando per piante note fin dall’antichità per le loro proprietà benefiche, antinfiammatorie e digestive, quali l’erba strega e l’erba medica. Non mancano le visite agli apiari per conoscere le diverse fioriture che li circondano, assistere alla smielatura del miele, farsi guidare nella distinzione di gusti e profumi delle diverse tipologie di mieli, degustarli abbinati ai prodotti tipici del territorio, scoprire la cucina al miele, farsi raccontare i benefici dell’apiterapia e della cosmesi naturale derivata dai prodotti dell’alveare e, naturalmente, acquistare il miele direttamente dai produttori.
La Strada del Miele di Macerata è quindi un invito a visitare cinque borghi ricchi di storia, cultura e tradizione, tra i quali segnaliamo Matelica, patria del Verdicchio di Matelica, una delle più importanti DOCG marchigiane, non a caso è anche Città del Vino, oltre che del Miele: qui è nato il Melitites, il primo vino al miele cantato anche da Plinio Il Vecchio nella sua Naturalis Historia. Passeggiare nel borgo antico significa tornare indietro nel tempo e scoprire delle rarità come il Globo, un orologio solare unico al mondo progettato oltre 2000 anni fa o ammirare, nella vicina frazione di Braccano, i murales realizzati dagli studenti dell’Accademia di Brera, Urbino e Macerata.

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