Soddisfazione viene espressa da più parti per la proroga fino al 31 dicembre 2025 della sperimentazione in campo delle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita.
“Auspichiamo che questa proroga dia rinnovato coraggio ai ricercatori italiani, affinché portino immediatamente i loro progetti dal laboratorio al campo. La possibilità di testare colture strategiche per il Made in Italy è un’opportunità da cogliere e che l’agricoltura italiana non può lasciarsi sfuggire” ha dichiarato ad esempio la portavoce di Cibo per la Mente, Clara Fossato.
Cibo per la mente è il progetto della filiera agroalimentare italiana nato per sensibilizzare opinione pubblica e l istituzioni, sulla necessità di investimenti in innovazione e ricerca nel campo dell’agricoltura e dell’industria alimentare. Alla base del progetto il Manifesto di intenti sottoscritto da 18 associazioni di settore (CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Federacma,Federchimica Aisa, Federchimica Agrofarma, API, Assalzoo, Assica, Assitol, Federchimica Assobiotec, Federchimica Assofertilizzanti, Assograssi, Assosementi, Compag, Italmopa – Associazione Industriali Mugnai d’Italia, UNAItalia, Uniceb).
Positivo commento anche dalla professoressa Vittoria Brambilla dell’Università di Milano che ha avviato la prima sperimentazione in campo, più precisamente sul riso resistente al brusone ottenuto mediante le TEA: “La proroga è fondamentale per poter ripetere e ampliare la nostra ricerca sul riso anche il prossimo anno, ma anche per consentire che tutti i progetti di ricerca che i colleghi sono pronti a portare in campo nei prossimi mesi vedano la luce”.
Oltre a prorogare i termini, l’emendamento amplia gli obiettivi della sperimentazione in campo. Questa non riguarderà più solo le produzioni vegetali in grado di rispondere a condizioni di stress ambientali e scarsità idrica, ma anche alle varietà con migliorate caratteristiche qualitative e nutrizionali.
“Gli esperimenti condotti finora in laboratorio stanno dando risultati eccellenti e le possibilità che si aprono sono molteplici, dai pomodori con più vitamina D al frumento idoneo per i celiaci fino ad agrumi con maggior contenuto di antiossidanti e così via”, ha sottolineato il senatore Luca De Carlo, presidente della  IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare. “Non solo quindi gli obiettivi legati alla necessità di ottenere piante più resistenti agli stress climatici e alle malattie, ma anche qualità e caratteristiche nutrizionali di pregio; produrre di più e meglio, coniugando tradizione e innovazione: questa è la strada”.

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