Il mercato nazionale dei macchinari agricoli archivia la prima metà dell’anno con una flessione delle vendite su tutte le principali tipologie di macchine, a partire dalle trattrici (-17,3%) e dalle mietitrebbiatrici (-38,7%). Immatricolazioni in calo anche per transporter (-16,7%), rimorchi (-4,1%) e sollevatori telescopici (-24,1%). Necessario potenziare gli strumenti di incentivazione per favorire l’ammodernamento del parco macchine.
Vediamo in dettaglio
Nei primi sei mesi dell’anno il mercato delle macchine agricole, segnala FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, confermano la contrazione già indicata in occasione dell’assemblea annuale della Federazione, tenutasi lo scorso 25 giugno a Zola Predosa (Bologna).
La flessione delle vendite, che prosegue da oltre due anni dopo il picco di vendite registrato nel 2021, ha interessato tutte le principali tipologie di macchine. Rispetto al primo semestre del 2023, le trattrici sono calate del 17,3% in ragione di 8.363 unità registrate, mentre le mietitrebbiatrici hanno segnato -38,7% con 173 mezzi immatricolati.
Il bilancio del semestre si è chiuso in passivo anche per i transporter (trattrici con pianale di carico) che segnano un passivo del 16,7% in ragione di 285 macchine registrate, per i rimorchi, che riescono a contenere le perdite al 4,1% (3.989 unità) e per i sollevatori telescopici (-24,1% in ragione di 491 unità). Quest’ultima categoria di macchine, apprezzata per la sua versatilità operativa, aveva registrato negli anni passati un significativo incremento delle vendite e si era spesso segnalata per un andamento anti-congiunturale che sembra essersi fermato nel 2022.
La flessione registrata nel mercato dei mezzi nuovi pone con maggior urgenza la questione dell’ammodernamento del parco macchine nazionale che, secondo l’associazione dei costruttori FederUnacoma, necessita al più presto di un potenziamento degli strumenti di incentivazione pubblica.
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