“Dai birrifici di piccole città alle grandi aziende di birra, dalle pizzerie locali mom & pop shop alle catene di pizza in tutto il mondo: l’International Beer and Pizza Day può essere goduto in tutti i suoi aspetti”. Ecco quabto  si legge su beerandpizzaday.com, il sito ufficiale di questa singolare giornata celebrativa.
Nato nel 2016, mercoledì 9 ottobre si festeggia quindi il Beer & Pizza Day, un binomio  apprezzato in tutto il mondo, con radici, è proprio il caso di dirlo, italiane. Questo matrimonio per ora solidissimo, nasce infatti negli anni Cinquanta quando alle pizzerie non era ancora permessa la vendita di bevande alcoliche superiori agli 8 gradi.
Oggi, è una tradizione per 1 italiano su 3 secondo il report annuale di AssoBirra, che riporta che ben il 36% quando degusta una pizza come giusto accompagnamento sceglie una birra – piccola, grande, media, bionda, rossa, nera, weizen, ecc. -, mentre il 16% preferisce un soft drink analcolico e l’8% chiede il vino.
Un po’ di storia.
La birra è forse la bevanda più antica del mondo. Si realizza utilizzando i cereali che contengono zuccheri amidacei, i quali producono etanolo e carbonatazione durante il processo di fermentazione. Il consumo di birra risale al 5000 a.C. in Iran, per poi diffondersi in tutto il mondo, come emerge da documenti dell’antico Egitto e della Mesopotamia.
Anche l’impasto della pizza deriva dai cereali, che vengono macinati assieme per ottenere la necessaria farina. L’origine di questa sorta di focaccia oggi così apprezzata ognidove, può essere fatta risalire agli antichi Egizi, Romani e Greci. A quei tempi, la pizza era un cibo economico che poteva essere consumato rapidamente; il preferito dei poveri che lavoravano nell’antica città. Tuttavia il termine è campano: la parola pizza è documentata per la prima volta nel 997 d.C. a Gaeta. Nei tempi recenti la pizza fu poi introdotta nel mondo grazie agli immigrati italiani, spesso del meridione, che si dispersero in Europa e in tutto il mondo in cerca di lavoro e fortuna.

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