“Le statistiche talvolta rappresentano un paradosso perché nascondono la verità… Fin dal XIII Rapporto sul Turismo Italiano (2004) è stata evidenziata la necessità di compiere indagini aggiuntive per indagare, approfondire e completare alcuni aspetti del mercato come il ruolo delle abitazioni per vacanza e gli aspetti motivazionali”. Così scrivono Emilio Becheri e Mara Manente, su “XXIV Rapporto sul Turismo Italiano 2020/2022”, edito a cura di Cnr/Iriss (Consiglio Nazionale delle Ricerche/Istituto di Ricerche su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo), nel capitolo “La produzione statistica sul turismo in alcune regioni e la loro compatibilità con le statistiche ufficiali nazionali”.
Dobbiamo credere alle statistiche sul turismo? Come vengono raccolti i dati? Come mai nei territori a volte sono sottodimensionati i servizi e soffocati da eccesso di turismo? Cos’è il turismo che non appare?
Sono i temi di un incontro che si tiene mercoledì 9 ottobre alla fiera Ttg di Rimini, sala Global Village Forum, alle 15.40, organizzato dall’associazione Italian Travel Press.
Partecipano Maria Teresa Santoro, primo tecnologo Istat, responsabile dell’unità che si occupa di statistiche del turismo; Emilio Becheri, ideatore e coordinatore del “Rapporto sul Turismo Italiano” fin da 1984; Gavino Maresu, giornalista, già docente di Gestione delle imprese e degli eventi turistici all’università di Genova. L’incontro è anche corso di formazione con crediti per giornalisti con la Fondazione Odg Bologna.
L’esigenza di giungere a una sorta di omogeneizzazione/standardizzazione nelle elaborazioni statistiche del turismo a livello internazionale è stata più volte riaffermata nel corso degli anni, a partire del 1994, nei vari “Global Forum on Tourism Statistics” promossi Dall’unwto. L’incontro vuole capire se le statistiche sono in grado di rappresentare in modo adeguato i fenomeni legati al turismo, e fa una proposta di revisione nella raccolta dei parametri.
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