Non basta alzare gli occhi al cielo e affidarsi all’esperienza e alla buona sorte. L’adozione di soluzioni innovative, come pratiche agricole intelligenti e tecnologie sostenibili, costituisce oggi uno strumento indispensabile per contrastare i cali di produttività e la perdita di biodiversità. Infatti è questa la sfida: migliorare la resilienza delle principali filiere agricole italiane e aumentarne l’adattamento ai cambiamenti climatici e agli eventi meteorologici estremi, tutelando così anche le produzioni tipiche e la biodiversità.
Questi gli obiettivi dello studio, realizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia nell’ambito del progetto LIFE ADA, finanziato dalla Ue, coordinato da Unipol e partecipato da ARPAE Emilia-Romagna, CIA Agricoltori Italiani, Festambiente, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà, Regione Emilia-Romagna, di cui il CREA è partner.
Il progetto mira più precisamente ad aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici lungo 3 filiere agroalimentari: lattiero-casearia (Parmigiano-Reggiano), vitivinicola e ortofrutticola; con obiettivo principale quello di promuovere la mitigazione dei rischi e aumentare l’adattamento delle aziende agricole, soprattutto in caso di eventi quali gelate tardive, grandine, ondate di calore, piogge intense e siccità.
Le ricadute.
Lo studio evidenzia che la qualità dei prodotti ortofrutticoli e lattiero-caseari – come i pomodori da industria e i formaggi con denominazioni protette – potrebbe essere negativamente influenzata in termini di gusto e tipicità. Relativamente alle rese produttive e alla redditività delle aziende agricole, i cambiamenti climatici incidono sulle filiere analizzate. In particolare, il settore vitivinicolo è maggiormente esposto a causa di possibili cambiamenti nelle aree produttive, minacciandone la qualità, con effetti sul reddito dei produttori e sul tessuto economico locale. L’aggiornamento dei disciplinari di produzione per adattarsi a nuovi “terroir” diventa, in questo scenario, una soluzione da percorrere.
Inoltre, l’adozione di soluzioni innovative, come pratiche agricole intelligenti e tecnologie sostenibili, costituisce uno strumento indispensabile per contrastare i cali di produttività e la perdita di biodiversità e garantire al contempo la resilienza delle filiere analizzate.