Robotica e applicativi 4.0, intelligenza artificiale e tree climbing: ecco il futuro prossimo tecnologico al servizio dell’agricoltura, per combattere le fitopatie e difendere le colture, irrigare e risparmiare acqua o fare manutenzione sostenibile del verde. Serve tempo per integrare processi e una nuova cultura del lavoro agricolo, incentivi adeguati al cambio di passo senza intaccare il reddito e coinvolgendo tutto. Di questo si è parlato a Eima negli Agripanel Cia-Agricoltori Italiani promossi con Agia – la sua Associazione dei giovani imprenditori, e realizzati assieme al Crea.
Vediamo i contenuti.
Sviluppata sulle esigenze delle aziende, non standardizzata e multifunzione è la meccanizzazione che serve all’agricoltura, di per sé difficile da robotizzare. Soluzioni per un’operatività più sostenibile, anche in termini di sicurezza e salute per gli agricoltori, come nel caso dei trattori a guida autonoma o dei robot per i trattamenti antiparassitari, anche per la loro riduzione e quella dei costi, sfruttando la versatilità degli usi possibili, come la raccolta dei dati.
Il comparto vitivinicolo è uno dei grandi buster a trainare la transizione. Ma la crisi climatica e i rischi legati all’utilizzo dei principi attivi, stanno spingendo gli imprenditori agricoli anche verso l’ortofrutta e il vivaismo. Passare dagli impianti di irrigazione a pioggia a quelli a goccia ha salvato non poche delle aziende del Sud, segnate dalla siccità.
“Se vuole salvarsi, l’agricoltura dev’essere spinta a diventare di ultraprecisione” – è stato il parere dei ricercatori intervenuti -. Va avanti con convinzione l’esperienza open source delle centraline per l’irrigazione di precisione, applicata da Nord a Sud Italia per risparmiare acqua ed energia, primi risultati alla mano tra i 34 e i 44 mila kW in meno in 77 giorni.
Altro tema affrontato negli Agripanel è stato quello del verde urbano. Qui l’Italia si colloca dieci punti percentuali sotto la media Ue: 12 città – tra cui Milano, Roma, Verona e Catania – registrano in totale il 37% di verde contro il 47% europeo. Gli alberi forniscono servizi ecosistemici insostituibili e contribuiscono a migliorare la qualità della vita nei grandi centri. Quindi, queste realtà vanno gestite con tecniche sostenibili e una corretta intensità di meccanizzazione che va dal tree climbing ai tradizionali metodi che prevedono l’impiego di una piattaforma di lavoro elevabile. Più spazio va dato, poi, all’analisi dei cantieri di lavoro per la caratterizzazione e la modellizzazione dei fattori implicati, per fare scelte orientate all’equilibrio ambientale, economico e sociale.
Infine,’l’Intelligenza Artificiale, grande emblema del secolo rispetto al binomio uomo-macchina. Si deve quindi agevolare l’AI per tutelare il lavoro, migliorarne le condizioni, per integrare e diversificare le attività, garantendo la continuità dei processi. L’attuale diffusione delle moderne tecnologie meccatroniche e digitali sta giocando un ruolo fondamentale nella gestione delle principali operazioni colturali. La possibilità di avere l’integrazione di più sistemi di monitoraggio puntuale, prossimale e da remoto permette di agevolare, anche con mirate applicazioni di intelligenza artificiale (IA), la messa a punto di validi sistemi di supporto alle decisioni, versatili ed affidabili. La progressiva riduzione dei principi attivi consentiti e attualmente disponibili e l’aumento di nuove criticità fitosanitarie, rendono questo un percorso assolutamente obbligato. La difesa delle colture può trovare quindi nella tecnologia un valido supporto per azioni efficienti, estremamente mirate e massima salvaguardia ambientale.
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