Il consiglio di amministrazione, eletto eletto lo scorso 20 ottobre 2024 dai soci, ha confermato Andrea Tosatto alla guida del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP, designando inoltre Stefano Dotto quale Vicepresidente.
Per Tosatto è il terzo mandato consecutivo: il primo nel 2018, confermato poi nel 2021. Vanta un’esperienza trentennale nel confezionamento e nella commercializzazione del prodotto a marchio e rappresenterà gli 80 soci iscritti. “La sfida è sempre la stessa, far conoscere il valore del prodotto a marchio che è una vera eccellenza in tutto il mondo – ha affermato Tosatto. Arriviamo da annate molto difficili, prima grande siccità poi abbondanza di acqua come quest’anno, elementi che i produttori devono arginare e non è sempre possibile.”
Il nuovo consiglio rimarrà in carica tre anni e vede tra i componenti i rappresentanti dei produttori e dei confezionatori, degna di nota la partecipazione giovane dei consiglieri, sei sono under 35.
Ad emergere, la volontà unanime di fare sistema in tutta la filiera, in vista anche delle criticità emerse nell’avvio di stagione. Ad oggi la perdita può essere attestata attorno al 50 % del prodotto, i terreni con più sassi hanno danni inferiori ma nei terreni argillosi i danni sono sostanziali e questo ha delle conseguenze sui prezzi. Bisogna trovare strumenti di sostegno al reddito per le aziende perché anche le condizioni primaverili sono state compromesse, l’annata è pesante secondo tutti i punti di vista. Abbiamo iniziato un monitoraggio per portare un censimento con i danni oggettivi agli organi competenti e cercare soluzioni.
Soluzioni potrebbero venire da progetti partecipativi avviati come IDRA, attività di innovation brokering che, nella stagione in corso, sta indagando l’utilizzò di acqua nella produzione e il possibile risparmio idrico nelle annate di siccità come nel 2022. In via di sperimentazione anche l’accrescimento mirato di sostanza organica per arginare alcune criticità presenti nella crescita del prodotto in campo e aumentare la fertilità dei terreni. Costante, infine, il miglioramento genetico naturale, attraverso la selezione massale dei produttori che hanno permesso un adattamento perpetuo della specie offerendo al consumatore un prodotto sempre migliore.
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