“L’Educazione Alimentare nelle scuole come strumento di promozione di corretti stili di vita”. Un tema che genitori/educatori/amministratori da decenni continuano a dibattere. Molti passi in avanti sono indubbiamente stati fatti, ma è opportuno non abbassare la guardia, anche considerando le varie responsabilità, e non individuando la scuola come luogo di soluzione di tutti i mali ma operando perché ognuno – famiglia/scuola/istituzioni – si assuma la propria responsabilità.
Detto questo, rimane l’interrogativo: come rendere facili e preferibili le scelte orientate a salute e sostenibilità a tavola? Quanto effettivamente l’approccio didattico riesce ad incidere sulle abitudini alimentari e sugli stili di vita? È l’obiettivo della Giornata della Nutrizione, giunta alla VII edizione, temi discussi nel recente convegno dal titolo sopra riportato e organizzato dal CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ente che fa capo al MASAF e che, per l’occasione e dare risposta ad alcune domande sopra riportate, ha stilato un Decalogo di educazione alimentare grazie ai suoi ricercatori del “CREA Alimenti e Nutrizione (CREA-AN)” per la promozione di un’alimentazione sana e sostenibile.
Le azioni educative più efficaci risultano essere quelle interdisciplinari (per meglio dare conto dei molteplici aspetti del cibo), che si avvalgono del gioco, che si basano sull’offerta ripetuta dell’alimento e sull’assaggio, ma senza forzature. Obiettivo: ridurre, già dall’età evolutiva, il divario tra i consumi alimentari e le raccomandazioni delle Linee Guida per una sana alimentazione, creando al tempo stesso un rapporto sereno con il cibo fin dai banchi di scuola.
Inoltre, l’occasione è stata utile per fare il punto sulle attività (come, per esempio, la formazione degli insegnanti e i PCTO nelle scuole) e sui progetti relativi all’educazione alimentare che si stanno portando avanti, a partire dalla consolidata esperienza accumulata con il progetto europeo di “Frutta, Verdura e Latte nelle scuole” per cui sono state elaborate le Misure educative di accompagnamento. Lo Studio SBAM, invece, indaga i comportamenti alimentari e i relativi determinanti modificabili dei bambini delle scuole primarie in aree rurali italiane finora poco studiate.
E poi ALIMA (ALImentazione Multiculturale negli Adolescenti: l’educazione alimentare in una società multietnica), studio che valuta stili di vita e abitudini alimentari di adolescenti di diverse culture e provenienze geografiche in una società multietnica. Il CREA-AN partecipa anche a OnFoods, il progetto che unisce eccellenze pubbliche e private, per migliorare la sostenibilità dei sistemi alimentari e incentivare l’adozione di diete sane.
Infine, i numeri essenziali di Okkio alla Salute (studio dell’ISS), secondo cui, in Italia nel 2023, i bambini e le bambine di 8-9 anni in sovrappeso sono il 19% e con obesità il 9,8%, inclusi bambine e bambini con obesità grave che rappresentano il 2,6%. Dalla prima raccolta dati, avvenuta nel 2008/9 ad oggi, il sovrappeso mostra un andamento significativo in diminuzione mentre l’obesità, dopo una prima fase di iniziale decremento, è risultata tendenzialmente stabile per qualche anno, con un leggero aumento nel 2023.
Share: