Estati sempre più calde, cambiamenti repentini di temperature, le stagioni sono sempre meno riconoscibili tra loro, bombe d’acqua e siccità prolungata, chi più ne ha più ne metta. Ecco il climatechange, il cambiamento climato, che qualcuno si ostina ancora a non voler riconoscere… Se tutto ciò interviene sulle nostre abitudini, anche quelle quotidiane, quanto più influirà sul consumatore in generale in fatto di bevande, ed in particolare per quanto riguarda le scelte sul vino.
Con l’aumentare delle temperature la preferenza per vini più freschi, meno strutturati e corposi — come bianchi, rosé e spumanti — è in rapida ascesa, mentre i rossi più strutturati ed impegnativi perdono terreno.
I vini bianchi, rosati e spumanti registrano quindi un boom nelle vendite.
“Non è solo una moda stagionale, ma un adattamento culturale al clima che cambia,” afferma Christian George Guiggiani, CSO di Vino.com. “I consumatori stanno riscrivendo le loro preferenze, cercando vini freschi e di facile beva.”
I produttori saranno quindi chiamati a rispondere ai nuovi trend di consumo. Le preferenze dei consumatori, infatti, non influenzano solo i consumi, ma spingono l’intero settore vitivinicolo a rivedere strategie e offerte per adattarsi alle nuove sfide imposte dal cambiamento climatico.
Share: