L’Italia è leader europeo della biodiversità con il territorio nazionale che ospita oltre 58.000 specie faunistiche, ben 1/3 di quelle presenti nel Vecchio Continente, secondo dati Cbd,
e proprio nella fattoria allestita in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, in Piazza Papa Pio XII, Coldiretti e Aia, l’Associazione Italiana Allevatori ne hanno portato alcuni esempi, cioè asini, cavalli, mucche, pecore e conigli.
5,8 milioni di mucche, vitelloni e vitelli e bufale, 5,6 milioni di pecore e capre, 8 milioni di maiali, ma anche 11 milioni di conigli, quasi mezzo milione tra cavalli e asini e 150 milioni di polli. Questi i numeri della biodiversità zootecnica nazionale.
Un importante comparto economico inoltre, che rappresenta il 35% dell’intera agricoltura, per una filiera dal campo alla tavola che vale 55 miliardi di euro, con un impatto rilevante dal punto di vista occupazionale con circa 800mila addetti.
Non va poi dimenticato che la “Fattoria Italia” è alla base dei record tricolori nella produzione di formaggi e salumi, che per i soli prodotti a denominazione di origine (Dop e Igp) sono arrivate a sfiorare gli 8 miliardi in valore, con specialità che sono ormai protagoniste da anni sulle tavole di tutto il mondo, trainando le esportazioni agroalimentari Made in Italy.
La ricorrenza di Sant’Antonio Abate abbraccia anche gli animali domestici.
In Italia “convivono” oltre 16 milioni tra cani e gatti censiti con microchip o tatuaggi (info Coldiretti/Anagrafe nazionale) ai quali vanno aggiunti quelli non registrati, assieme a canarini, tartarughe, pesci, criceti e tante altre specie ormai diffuse nelle case, per un numero complessivo stimato in circa 65 milioni di esemplari, secondo Euromonitor.

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