I dati del binomio “Bio-Made in Italy” sono eloquenti. Nel 2024 le vendite di prodotti organici sul mercato nazionale superano i 6,5 mld/€, mentre l’export agroalimentare biologico consolida il suo andamento positivo raggiungendo i 3,9 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023). Così l’Osservatorio che Nomisma ha presentato a SANA FOOD 2025, che si chiude oggi a BolognaFiere, in occasione degli Stati generali del biologico, organizzati in collaborazione con AssoBio, FederBio (programma Reg. EU n.1144/2014 “BEING ORGANIC IN EU” con Naturland DE).

I dati
L’Italia ha oggi la leadership Ue per il bio grazie alle 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale, più del doppio della Germania e un terzo in più della Francia (dati Coldiretti). L’agricoltura organica nazionale è arrivata a coprire 2,5 milioni di ettari (+4,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente), rappresentando un ettaro su cinque di superficie agricola nazionale, ormai vicinissima al target del 25% da raggiungere entro il 2030 fissato dalla strategia europea Farm to Fork, con 6 regioni che l’hanno addirittura superato: Toscana 37,5%, Calabria 36,5%, Sicilia 30,7%, Marche 28,2%, Basilicata 27,6%, Lazio 27%.
 
I canali di vendita
Nel 2024 le vendite di prodotti Bio sul mercato interno sono cresciute del +5,7% rispetto al 2023. A trainare la crescita sono i consumi domestici che sfiorano i 5,2 mld/€. Si ridimensiona, invece, la crescita del fuori casa, ferma a 1,3 mld/€.
La distribuzione moderna, Iper e supermercati, (3,3 mld/€, +5,3% sul 2023) rimane il primo canale per gli acquisti Bio degli italiani: 64% del totale delle vendite, superando gli 1,6 miliardi di euro nel 2024. In forte espansione i discount (quasi 350 mo/€ di euro, + 6%). Leggermente negativa invece la performance dell’e-commerce, -0,4%, con vendite pari a 75 mio/€.
Bene il canale specializzato Bio, che supera il miliardo di euro nel 2024, (+9%).
 
Bio export
Positiva anche la performance dell’export di prodotti agroalimentari italiani Bio, che nel 2024 raggiunge i 3,9 miliardi di euro, con un incremento del +7%. Mercati: Germania, Francia, Scandinavia, Benelux e Stati Uniti. Prospettive buone: circa un terzo delle aziende italiane del settore food & beverage che oggi non esporta Bio, prevede di farlo nei prossimi 2-3 anni.
 
Motivazioni
Chi acquista Bio sceglie prevalentemente in base all’origine del prodotto: il 47% dei consumatori presta attenzione all’origine italiana o locale/km0 (32%) delle materie prime, mentre il 34% cerca la presenza di certificazioni DOP/IGP.
Tra le motivazioni legate all’acquisto delle diverse categorie di prodotti healthy, il biologico conferma le maggiori garanzie in termini di salute (30%), rispetto per l’ambiente (24%) e qualità (12%).

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