Dati decisamente confortanti per il Pinot Grigio DOC Delle Venezie, vista l’attuale situazione globale, che si connota quale primo vino bianco fermo italiano per volumi di produzione e di esportazione con quota di oltre il 90% dei consumi registrato oltreconfine
La Doc triveneta nel 2024 ha registrato un incremento pari a +3% di imbottigliato e +8% di certificazioni con un totale di oltre 1,7 milioni di ettolitri confezionati.
 
Quali le motivazioni?, abbiamo chiesto al Presidente del Consorzio Albino Armani.
“Grazie – segnala – alla qualità, al sistema di controllo finalizzato alla certificazione e allo stile fresco, versatile e moderatamente alcolico del nostro prodotto di punta. È fondamentale rispondere alle sfide poste dai nuovi modelli di consumo e dalla crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.

Comunque non è facile incontrare i nuovi orientamenti del consumo di vino..
Il Consorzio – risponde Armani -, si sta impegnando per rispondere alle esigenze del mercato globale, mettendo in atto, ad esempio, un progetto di modifica del disciplinare di produzione che prevede l’introduzione di una tipologia di Pinot Grigio DOC Delle Venezie a bassa gradazione alcolica e l’utilizzo di varietà resistenti”.

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