Dall’utilizzo di robot intelligenti nelle stalle, alla vendemmia digitale, fino alle app che permettono di monitorare il lavoro in nei campi, mettendo in connessione tutti i diversi aspetti di una moderna azienda agricola. La rivoluzione dell’agroecologia e dell’agricoltura digitale stanno per cambiare radicalmente il settore rurale, stimolate dalle nuove regole Ue dell’architettura verde e dalle opportunità del Credito di imposta 2020, con l’obiettivo di una sostenibilità ambientale che sia autentica, non solo di facciata. Fare agricoltura digitale significa raccogliere dati, elaborarli e prendere decisioni grazie alle informazioni raccolte (“data driven decision”).

A Firenze, dove si è tenuto il G20 dell’Agricoltura,  Cia Agricoltori ha realizzato un vero e proprio showcase sulle soluzioni informatiche più innovative del mondo digitale applicato al settore rurale, ovvero gli sviluppi dell’agricoltura 4.0. Nell’ambito della zootecnia poi ecco l’utilizzo di robot intelligenti per l’alimentazione “di precisione” dei bovini in stalla, con lo scopo di migliorare ridurre l’impatto ambientale e il benessere animale, anche grazie ad applicazioni che consentono il controllo continuo -tramite sensori- dello stato di salute della mandria. Si stima, infatti, che il 50% delle aziende non sia ancora familiare con l’utilizzo di queste nuove tecnologie. Secondo il digital farm specialist Cristiano Spadoni: “I campioni dell’agricoltura hi-tech sono i viticoltori, che hanno reso questa vendemmia 2021 la più digitale di sempre. Migliaia di produttori gestiscono il lavoro tramite pc con veri e propri quaderni di campagna digitali: le uve sono controllate appena colte, grazie a sistemi di controllo qualità, che in un click traccia la carta d’identità di ogni vigneto. Anche la frutta a guscio -prosegue Spadoni- è “coltivata con il digitale” e in ogni momento si può garantire l’origine, grazie alla geolocalizzazione dei noccioleti, tracciando il percorso della nocciola dal campo alla cucina”.

Secondo i dati dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano in Italia il valore dell’agricoltura digitale sfiora i 400 milioni di euro, con un incremento del 270% rispetto all’anno precedente, a fronte di un mercato mondiale di 9 miliardi: l’agricoltura italiana di precisione può, dunque, essere un player importante e svolgere un ruolo di rilievo nello sviluppo dell’economia.

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