Trecentomila in agriturismo: sono tanti gli italiani che hanno scelto di festeggiare la festa degli innamorati nella tranquillità della campagna e a contatto con la natura, magari approfittando del lunedì per fare un weekend lungo di vacanza. E’ quanto si rileva dalle indicazioni di Terranostra (Coldiretti) per San Valentino.
Per parte sua, Cia-Agricoltori Italiani, ricorda come il settore del fiore reciso italiano sia particolarmente legato (a differenza del Nord Europa) alle ricorrenze: la festa della mamma, della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, che rappresentano più del 50% degli acquisti annui di fiori. In questo 2022 giro d’affari della festa degli innamorati si attesterà sugli 80 milioni di euro -in linea con il 2021- con la vendita di circa 30 milioni di fiori. Il 50% delle coppie innamorate sceglierà di regalare fiori, rose o bouquet misti in cui prevale prodotto Made in Italy, o composizioni più economiche -30 euro in media-, con varie tipologie: ranuncoli, fresie, anemoni, gerbere, alstroemerie, garofani (tutti da 1,5 a 2 euro a stelo) e al centro una singola rosa rossa. Va anche detto che i fiori sono il simbolo di un primo ritorno alla normalità e una ottima occasione per il settore florovivaistico che sta vivendo gravissime difficoltà legate all’aumento dei costi energetici che stanno mettendo in ginocchio le serre. Quest’anno produrre fiori costa il 30% in più, non solo per i maggiori costi di riscaldamento delle serre, ma anche per quello delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni.
In Italia il florovivaismo rappresenta il 5% della produzione agricola e conta 27 mila aziende e 100 mila addetti, di cui 20mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai. Il comparto intero vale 2,5 miliardi di euro, con cinque Regioni che intercettano l’80% della produzione nazionale: la Liguria, che copre il 31% del totale, la Campania con il 16%, la Toscana con il 13%, la Puglia con l’11% e la Sicilia con il 10%.
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