“La Mortadella Bologna IGP si conferma come un salume anticrisi, un vero “comfort food” tanto da essere premiata con un aumento delle occasioni di consumo. Infatti, – rileva Guido Veroni, presidente del Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna che prosegue – gli aumenti di produzione e vendita conseguiti dalla Mortadella Bologna IGP nel 1° semestre dell’anno sono di tutto rilievo, considerando che la capacità di spesa delle famiglie italiane si sta riducendo a causa dell’inflazione”.
È questo l’interessante dato diffuso da Consorzio, che però deve fare i conti anche con la voglia di libertà e normalità che all’inizio di quest’anno ha “attraversato” gli italiani.
Nel primo semestre 2022 sono stati prodotti circa 18,5 milioni di kg di Mortadella Bologna IGP e venduti quasi 16 milioni di kg, di cui circa 1/3 affettati. Rispetto allo stesso periodo del 2021 la produzione è cresciuta del +3,8% e le vendite del +4,8% (dati forniti dall’organismo di controllo IFCQ certificazioni). L’affettato in vaschetta conferma le sue performance positive, registrando una crescita del 9,3%, a conferma della praticità d’uso e della comodità di fare scorta di questo formato. L’export segnala una crescita del 2,8% con uno straordinario exploit del Regno Unito che con +65% registra un trend che, se confermato anche nel secondo semestre, sarebbe in grado di recuperare il calo dell’anno scorso dovuto alla Brexit e superare i livelli di export del 2020. Tra i Paesi UE la migliore performance è quella registrata in Spagna con un aumento del 18%.
Per quello che riguarda i canali di vendita, risulta che il 72% della Mortadella Bologna IGP è venduta presso la GDO e i Discount dove l’aumento di vendite registrato nei rispettivi canali è stato del 5,4% e del 9,9% (dati IRI).
L’80% delle vendite è assorbito dal mercato interno mentre il 18% dai Paesi UE e il restante 2% dai Paesi extra-UE.