Epifania, tutte le feste porta via… Forse per questo, la spesa media degli italiani per il weekend della Befana, o meglio della manisfestazione di nostro Signore quale re, sacerdote e uomo – il significato dei doni dei tre re Magi -, sarà di di 575 euro per persona, in aumento del 28% rispetto allo scorso anno.
Oltre 1/3 della cifra verrà destinato alla tavola. L’enogastronomia infatti è diventata la principale voce del budget turistico. Fondamentale per l’Italia che puo’ contare su 5450 specialità tradizionali censite dalle Regioni, 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg (dati Coldiretti); ha inoltre la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche.
Restando sul versante del mantenimento delle tradizioni alimentari, mandarini e clementine non mancheranno nella calza della Befana, una sorte di “dovere” per quasi 13 milioni di famiglie. Saranno le clementine ad avere la meglio con quelle della Calabria IGP, grande produttrice a livello nazionale, che piacciono ovunque.
Ma il comparto agrumicolo è in crisi. Anch’esso è costretto, da una parte, a fare i conti con costi colturali raddoppiati per gli aumenti su acqua, energia, concimi, fertilizzanti e quota manodopera, a monte già difficile da reperire. Dall’altra, come ricorda CIA-Agricoltori, è in balia dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di umidità e grande caldo che non fanno bene né ai frutti, sempre più a rischio attacchi fungini, né alle piante che aspettano l’inverno per riposare, mentre, in realtà, sono quasi in fioritura e, quindi, in allerta per le gelate tardive.
Per questo per mandarini e clementine la campagna 2022/2023 – buona la qualità sia nella pezzatura che nelle proprietà organolettiche, sta per chiudersi con 175 mila tonnellate in meno. Un ulteriore motivo per consumare questi straordinari prodotti dell’agricoltura nazionale, tipici del nostro sud e di stagione.