Dieci regole facili e semplici che compongono un appello al buon senso rivolto a tutti per rispondere da subito all’allarme siccità per 300mila imprese agricole in Italia. L’SOS riguarda in particolare le regioni del Centro Nord dove il Po e i grandi fiumi sono in secca: 1/3 del Made in Italy a tavola che si produce nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale potrebbe essere compromesso.
Nelle scuole, nei mercati dei produttori, anche negli uffici scatta l’operazione di Coldiretti Veneto per educare grandi e piccini al risparmio idrico attraverso il decalogo anti spreco di Campagna Amica. Il Veneto recupera solo il 5% della pioggia rispetto ad una media nazionale dell’11%, un dato preoccupante che dimostra quanto bisogno ci sia di investimenti in questo campo.
“Bastano pochi accorgimenti per responsabilizzare tutti – commenta l’organizzazione agricola; gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali non c’è la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.
A rischio è la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi e prosciutti. Senza parlare del riso le cui previsioni di semina prevedono un taglio di 8mila ettari e risultano al minimo da 30 anni.
Di fronte al cambiamento climatico è quindi necessario realizzare il piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana.