Per la maggioranza degli italiani in viaggio (50%) la durata della vacanza è stata inferiore alla settimana mentre per un 25% è compresa tra 1 e 2 settimane, ma c’è un fortunatissimo 4% che starà fuori addirittura oltre un mese. La durata media della vacanza è risalita a oltre 11 giorni tornando alle percentuali del periodo pre-pandemia.
Come hanno speso i soldi?
Circa un terzo del budget di italiani e stranieri è stato destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
Il 31% dei vacanzieri infatti ha consumato pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, l’8% in agriturismi, anche se uno su tre (il 32%) ha mangiato nelle case di proprietà o in affitto e non manca chi ha scelto pizzerie, paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco.
La ricerca dei prodotti tipici è dunque diventato un ingrediente irrinunciabile – spiega Coldiretti – delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sul maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (320), 526 vini Dop/Igp e 5.450 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori e di ospitalità rurale.
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