La DOC “Delle Venezie” – che riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento – chiude il 2023, un anno complicato, nel segno della positività con quasi 5 milioni di bottiglie in più sul mercato rispetto al 2022, per un totale di 1.661.384 ettolitri imbottigliati (fonte Triveneta Certificazioni).
Dal 2018, primo anno di completa attività della denominazione, si conferma il trend che vede puntualmente superati gli 1,6 milioni di ettolitri imbottigliati, in grado di resistere alle complesse situazioni di mercato causate dalla pandemia e dalla situazione geopolitica internazionale, confermando la DOC Delle Venezie seconda denominazione d’origine italiana per volumi.
Nel quadro generale, si rileva anche una minore disponibilità di vino ottenuto nelle precedenti annate – pari a -7% rispetto alla rilevazione al 1° gennaio 2023, che vale poco più di un mese di imbottigliamento – trend che va di pari passo con l’inizio degli imbottigliamenti della nuova stagione produttiva, testimoniato dall’utilizzo, a fine dicembre 2023, di 83.588 ettolitri di vino ottenuto dalla corrente campagna.
Oltre a mettere in luce risultati importanti che riflettono l’ottimo lavoro svolto dal Cda
Con oltre 27 mila ettari di vigneto potenzialmente rivendicabili, la DOC Delle Venezie è oggi una garanzia di stabilità del Nordest e, afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Albino Armani “rappresentiamo un valido sostegno in termini di posizionamento internazionale e qualità”. Per questo, incalza il direttore Stefano Sequino, “l’obiettivo, sul fronte della promozione – ha proseguito Sequino – è consolidare i mercati maturi, come Stati Uniti, UK, Germania e Canada ma anche raggiungere e sollecitare i mercati emergenti e quello interno”.