Una laurea in Economia e Istituzioni dei mercati finanziari presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e uno Strategic human resources leadership certificate presso eCornell University, nonchè esperienze professionali manageriali anche in Francia e Germania, e dal febbraio 2023 chief operating officer di Veronafiere, Adolfo Rebughini è stato nominato dal CdA di Direttore Generale di VeronaFiere.«Il ruolo del direttore generale – sottolinea il presidente di Veronafiere Federico Bricolo – potenzia dal punto di vista tecnico le capacità di coordinamento e operative degli asset del Gruppo Veronafiere, garantendo, inoltre, la continuità di visione necessaria a implementare la strategia di crescita». Mentre per l’Amministratore delegato Maurizio Danese questo “è un ulteriore, importante passo verso il rinnovamento del management aziendale; siamo convinti che, grazie alle sue competenze e alla predisposizione a innovare e gestire processi complessi, Adolfo Rebughini saprà contribuire a rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento nel panorama internazionale delle fiere e degli eventi».
« Assumere questo ruolo all’interno di una realtà come la Fiera di Verona, con una lunga storia a servizio di numerose filiere produttive d’eccellenza per il Paese – ha commentato a caldo il neo DG di Veronafiere -, è senza dubbio un’importante responsabilità. Intraprendo questo nuovo percorso con umiltà, spirito di squadra e l’impegno di continuare a far crescere e innovare Veronafiere, mantenendo al centro la missione di promuoverne uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Sono certo che, forti delle capacità professionali e personali di tutti di dipendenti e del management, insieme sapremo affrontare con successo le importanti sfide che ci attendono».
Anche altre scelte importanti sono state assunte dal Consiglio di Amministrazione. Sono in linea con l’impegno di Veronafiere per valorizzare il talento e le competenze individuali sono le nomine di Margherita Maimeri e Valeria Santolin nei CdA di due società controllate del Gruppo, rispettivamente Eurotend Spa e Intex Spa. Inoltre:
Parità di genere – L’azienda ha già istituito un comitato per la parità di genere, sta implementando attività di formazione e sensibilizzazione per i manager, così come attiverà a breve uno sportello che funzionerà da canale sicuro per eventuali segnalazioni di discriminazione.
Infrastrutture e sostenibilità ambientale – Sul fronte degli interventi infrastrutturali, è stato avviato il cantiere per la riqualificazione della porta L di Veronafiere che consentirà di avere pronto per il prossimo settembre un nuovo ingresso moderno e funzionale per visitatori ed espositori in arrivo da via Scopoli e via Roveggia. Il progetto mostra grande attenzione alla sostenibilità ambientale e comprende la creazione di nuove aree verdi, la piantumazione di alberi e la realizzazione di colonnine di ricarica per le auto elettriche, a disposizione degli utenti delle manifestazioni così come dei cittadini.
All’interno del quartiere fieristico, poi, rivoluzione in corso anche per i punti ristorazione, verso un’offerta food con i più alti standard di qualità nel massimo comfort.
Il Piano strategico, inoltre, porta avanti l’impegno di Veronafiere per l’efficientamento delle sue strutture e il miglioramento delle prestazioni energetiche. A giugno sono iniziati i lavori di posa di un impianto fotovoltaico sul tetto del padiglione 8 della fiera: entrerà in funzione entro l’autunno, con la capacità di generare un picco di 1,1 megawatt di energia pulita, per l’80% destinata all’autoconsumo.
Piano strategico – Attraverso l’ampliamento del portafoglio di rassegne, la Spa di Viale del Lavoro prevede di consolidare sul mercato la posizione di leadership come organizzatore diretto di manifestazioni da cui oggi genera il 90% dei propri ricavi.
Parimenti determinante è la scelta di rafforzare la crescita internazionale di brand quali Vinitaly e Marmomac, per aumentare la quota di fatturato realizzata dalle attività all’estero.
Tutto ciò è supportato da 30 milioni di euro di investimenti in infrastrutture fisiche e digitali, destinati alla rigenerazione del quartiere espositivo e all’ulteriore miglioramento dell’offerta quali-quantitativa dei servizi offerti a espositori e visitatori.
Queste linee di azione sono incardinate su un modello di business caratterizzato da un impegno trasversale relativo alle tematiche ESG (Environmental, Social e Governance).
Nuovi prodotti fieristici – Per quanto riguarda le rassegne, per l’Italia le novità nel calendario di Veronafiere sono iniziate già nel mese di giugno (7-8) che ha registrato il debutto di Amphora Revolution, rassegna sui vini in anfora frutto dell’inedita partnership tra Vinitaly e Merano WineFestival. New entry, in programma l’anno prossimo, sono Paving Show, salone sulle infrastrutture stradali (12-13 marzo 2025), e La Fiera di Vita in Campagna (14-16 marzo 2025), acquisita lo scorso marzo. Sempre nel 2025, poi, verrà rinnovato il format di SOL, la rassegna dedicata all’olio d’oliva che cambierà nome e vedrà ampliata la merceologia ai prodotti derivati. L’evento non si terrà più in contemporanea a Vinitaly, ma avrà una collocazione autonoma nel calendario di Veronafiere, per favorirne l’affermazione e la crescita commerciale. Guida l’espansione internazionale oltreoceano, la prima edizione di Vinitaly.USA al Navy Pier di Chicago, dal 21 al 22 ottobre 2024. Si tratta dell’unica fiera del vino italiano in territorio statunitense, frutto della cooperazione tra Veronafiere, ICE-Agenzia e Camera di Commercio Italo-Americana del Midwest: un ponte strategico verso gli USA che rappresentano per il prodotto enologico tricolore il primo mercato, con 2 miliardi di dollari di import nel 2023.

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