“I Colli Euganei oggi hanno conquistato il riconoscimento UNESCO. Sono stati iscritti nella Lista delle Riserve Mondiali della Biodiversità (MAB): luoghi esemplari in cui lo sviluppo economico, sociale e culturale è sostenibile e trae giovamento dal rispetto dell’ecosistema e della biodiversità. Sono luoghi vivi e unici al mondo, in cui è possibile assicurare uno sviluppo eco-compatibile e un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici.” Così Luca Zaia, presidente della Regione del Veneto, ha annunciato l’esito dell’incontro del Consiglio intergovernativo dell’UNESCO riunito ad Agadir in Marocco, che ha decretato l’iscrizione del sito veneto nella Lista MAB dell’UNESCO.
La decisione è stata presa all’unanimità dai delegati dei 35 Stati membri del Consiglio intergovernativo in rappresentanza degli oltre 180 Stati parte del programma MAB dell’UNESCO. La rete delle Riserve mondiali MAB UNESCO si compone di 748 siti in tutto il mondo, di cui 20 in Italia.
Il Programma MAB UNESCO (Man and the Biosphere Programme) nasce nel 1971 come programma intergovernativo volto a fornire basi scientifiche alle azioni di impulso all’uso sostenibile e razionale, oltre che alla conservazione, delle risorse della cosiddetta “biosfera”, incoraggiando, allo stesso tempo, formule equilibrate di gestione nel rapporto uomo/ambiente a livello globale.
Quali le caratteristiche dei Colli Euganei riconosciute dall’Unesco?
Essi vantano un paesaggio spettacolare caratterizzato da un gruppo di 81 pittoresche colline vulcaniche di altezza variabile da 300 metri a 600 metri nella Pianura Padovano-Veneta a sud-ovest della città di Padova, tra cui il Monte Venda, la collina più alta della regione, oltre a centri termali e a una rigogliosa pianura agricola con numerosi uliveti e vigneti.
La riserva MAB UNESCO dei Colli Euganei è il più grande bacino termale d’Europa, con una superficie di circa 23 km2. L’area totale del sito ora iscritto nella lista dell’UNESCO è di 34.090ha, comprendente sei aree centrali che coprono una superficie di 2.980,51ha o l’8,74% del sito proposto, zone cuscinetto che coprono un totale di 5.331ha e rappresentano il 15,21% dell’area, e aree di transizione che coprono 25.925ha e corrispondono al 76,05% del territorio totale del sito. Il dossier, promosso dal Parco regionale dei Colli Euganei, è stato seguito passo dopo passo dalla Regione Veneto.
Con il risultato di oggi, il Veneto arriva a 18 riconoscimenti UNESCO conquistando il record nazionale: 9 siti patrimonio materiale (da Venezia a Verona, da Vicenza a Padova, dalle Dolomiti a Conegliano e Valdobbiadene, dai siti palafitticoli alle opere di difesa veneziane), 5 patrimoni immateriali (Arte delle perle di vetro, Tocatì, Transumanza, Muretti a secco, Opera lirica), 4 riserve MAB (Po Grande, Delta del Po, Monte Grappa, Colli Euganei).
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