Ceci, lenticchie, fagioli, piselli, i legumi stanno “andando forte” sulle tavole degli italiani e non solo. Infatti, in una logica salutistica ed economica sono promossi a pieni voti, perché sani, sostenibili e poco costosi. I cittadini del Belpaese ne mangiano (consumo medio annuo pro capite, secondo ISMEA), ben 9,2 kg, primi in Europa; un’abitudine alimentare in ripresa dopo un calo di quasi 50 anni (+33% sul 2016).
I dati di vendita nella Gdo sono poi eloquenti: 501 milioni di confezioni per un giro d’affari superiore a 722,6 milioni (+9,6% annuo). Li acquistano il 74% delle famiglie, in particolare quelli in scatola. Bene anche il commercio: nel 2023, stima Anicav riportato da Il Sole 24 Ore, l’export di legumi (in scatola) ha raggiunto i 650 milioni di euro, l’8% in più rispetto al 2022 a sostanziale parità di volumi.
Nonostante ciò, sembra una contraddizione, la produzione nazionale è scesa di un quinto rispetto al 2018 (172mila tonnellate, dati Ismea), soprattutto per la riduzione delle superfici dedicate (89.283 ettari, -16% in 5 anni).
In questo quadro di chiaroscuri brilla, è il caso di dirlo, la storia dell’azienda Pedon, che nel 2024 compie 40 anni. Un percorso tipicamente italiano e veneto, fatto di tenacia e spirito innovativo, che ha visto l’azienda di Colceresa (VI) diventare un player mondiale di riferimento per il settore legumi-cereali.
 
Il sogno di tre fratelli
È datato 13 Settembre 1984 l’atto fondativo della Pedon da parte dei fratelli Franco, Sergio e Remo. Già da qualche anno operavano con i grossisti alimentari; l’intuizione vincente è stata quella di affiancarle l’attività di confezionamento e vendita di legumi, ma nell’ottica dell’innovazione. “Dall’introduzione del codice a barre al presidio delle origini per il controllo della filiera, dal lancio dei prodotti bio e senza glutine all’attenzione ai temi etici e ambientali, fin da subito abbiamo voluto essere riconoscibili per il nostro essere sempre all’avanguardia” – dice Remo Pedon, Presidente dell’azienda. “Come anche l’idea di creare un nuovo segmento, quello dei mix di cereali e legumi a cottura veloce”.
 
Nuova generazione
Con l’ingresso in azienda della seconda generazione rappresentata dai figli Paolo, Loris e Mattia e grazie a questa spinta innovativa, Pedon si posiziona come supporto della marca privata e inizia il suo percorso di internazionalizzazione.
Nel 2015 porta una nuova rivoluzione alla categoria con I Pronti, legumi e cereali già cotti, pronti all’uso, in pratiche confezioni doypack da conservare a temperatura ambiente. Dei prodotti considerati difficili e lenti da preparare diventano così facili e già pronti al consumo. E infine l’ultima frontiera, quella del gusto, che si concretizza nel lancio di zuppe ed insalate di cereali e di una innovativa linea di snack di legumi.
Tutto questo in una logica di sostenibilità, ambientale e sociale. “Crediamo che solo una crescita e uno sviluppo responsabile possano aiutare a costruire un futuro migliore”, evidenzia Remo Pedon.
 
Verso il futuro
Oggi Pedon ha un fatturato che (esercizio 2023/2024) raggiunge i 100 milioni di euro, dei quali il 60% proveniente dal mercato domestico e il restante 40% dall’estero, e dà lavoro nel mondo a 267 dipendenti, tra il suo stabilimento a Colceresa (VI), l’ufficio commerciale di Miami e lo stabilimento produttivo di Brema.
“La traiettoria futura vede Pedon tesa allo sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto, in particolare piatti pronti, secondo la visione di un allargamento dei consumi verso prodotti non solo naturali ma anche veloci, pratici e gustosi” – specifica Loris Pedon, Amministratore delegato. “Prosecuzione naturale di una storia che ha mantenuto i valori fondanti dei tre fratelli: la tenacia, la generosità, l’attitudine a sognare e la creatività”.

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