Cadis 1898 è una realtà cooperativa con oltre 2.000 soci viticoltori e 6.500 ettari coltivati. Una storia iniziata quasi 130 anni fa, nel 1898 appunto, con la nascita di Cantina di Soave a cui hanno fatto seguito varie incorporazioni di realtà vitivinicole locali. Nel 2003, a Soave, viene inaugurato Borgo Rocca Sveva, non solo cantina ma luogo dedicato all’accoglienza e all’enoturismo. Dal 2022 cantine e brand sono riunite sotto il nome di “Cadis 1898”. Cadis, che ha recentemente tenuto l’annuale assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2023/2024 e rinnovo cariche, durante la quale Roberto Soriolo ha passato il testimone al nuovo presidente Gabriele Posenato.
“Porrò particolare attenzione ai soci più giovani: la mia ambizione è quella di formare e sostenere un gruppo di giovani agricoltori che abbiano il desiderio di costruire un futuro solido nel nostro settore”, ha subito affermato il neo Presidente.
Nato a Soave nel 1965 Gabriele Posenato è laureato in Scienze Agrarie a Padova, sposato, due figlie. Consigliere d’amministrazione uscente, in passato ha ricoperto l’incarico di Vicepresidente della Cooperativa.
“Cadis 1898 si trova in un momento di profondo rinnovamento, ha anche affermato Posenato. Da maggio abbiamo un nuovo direttore generale, l’età media dei membri del CdA si è abbassata e il consiglio è stato rinnovato per undici sedicesimi, un segno di apertura e dinamismo per affrontare le sfide del settore vitivinicolo e rispondere alle richieste del mercato con lungimiranza e innovazione. Il nostro obiettivo è posizionare Cadis 1898 come protagonista strategico della viticoltura italiana, non solo nel contesto cooperativo”.
Sul piano dei numeri, il Gruppo chiude il 2024 con un bilancio, approvato dall’Assemblea dei soci, che segna un incremento del patrimonio netto a 73,3 milioni di euro con una crescita di 291.366 euro rispetto all’anno precedente. La liquidazione delle uve ha raggiunto la cifra di 66,6 milioni, evidenziando una crescita percentuale del 3,9% rispetto al 2023.
Il bilancio 2023/2024 è di 129 milioni di euro, in controtendenza rispetto ai 141 milioni dell’esercizio precedente. La cooperativa ha saputo comunque mantenere una solida posizione grazie all’aumento dei volumi di vendita del 3% sul mercato domestico e del 2% su quello estero. I segmenti di punta come le bollicine e i vini bianchi di qualità hanno mostrato performance positive, registrando un incremento dei volumi di vino imbottigliato superiore al 10%. Va ricordato nuovamente che per una cooperativa vinicola il fatturato è importante per garantire la solidità dell’azienda, ma è la liquidazione delle uve ai soci che rappresenta l’indicatore primario del successo, in quanto riflette la capacità della cooperativa di soddisfare il suo scopo principale: il sostegno economico e la valorizzazione del lavoro dei suoi membri.