L’Italia agricola è al vertice dell’UE27 per valore aggiunto agricolo. Lo certifica l’Istat nella sua relazione sui conti economici dell’agricoltura 2024, un traguardo storico per il Belpaese. Con un incremento del +9,0% nel valore aggiunto complessivo, pari a 42,4 miliardi di euro, rispetto al 2023, il primario italiano torna a crescere, superando economie agricole come quelle di Francia e Germania e consolidando il suo ruolo di eccellenza in Europa.
“Ciò che mi rende particolarmente orgoglioso è la crescita del reddito medio degli agricoltori, aumentato del 12,5%. Questi dati testimoniano inequivocabilmente, che abbiamo intrapreso un percorso corretto”, ha sottolineato con orgoglio il Ministro Lollobrigida.
Un patrimonio del Paese che va difeso dai rischi legati oggi all’aumento dei costi di produzione legati alle tensioni internazionali, dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri: così la Coldiretti nel commentare le stime preliminari dell’Istat sulla situazione nel settore primario, secondo le quali l’Italia vanta il primato nella Ue per valore aggiunto con oltre 42 miliardi di euro nel 2024.
L’agricoltura tricolore è anche al primo posto in Europa per valore generato per ettaro, quasi 3000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi, oltre alla leadership della qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali. Le imprese agricole registrate sono 730mila, con 1,1 milioni di occupati. Primi anche nel Bio, con 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale. Senza dimenticare che quasi la metà dell’Italia è gestita dagli agricoltori; infatti la superficie agricola utilizzata ammonta a 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale.
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